martedì 22 novembre 2011

La strage di Bronte

MARTEDÌ, 01 GENNAIO 2008

La strage di Bronte



Dopo la vile invasione del regno Borbonico, da parte della marmaglia garibaldina, le idee di quest'ultimo cominciarono a dilagare. Ovviamente fecero breccia in quelle categorie sociali più umili e ignoranti, speranzose di cambiare facilmente la loro triste condizione e non così intelligenti da capire che l'invasione aveva una valenza meramente economica e non sociale. Così le genti dei paesi di Bronte, Randazzo, Castiglione, Regalbuto, Centorbi e altri, insorsero contro le classi più abbienti dei loro rispettivi paesi, invocando e reclamando le terre ai contadini che il garibardo aveva fintamente promesso loro pur di far proseliti. Il 2 agosto 1860 cominciarono i disordini, che sfociarono in saccheggi incendi e ci furono 16 morti annoverati tra le fila della nobiltà e della borghesia locale, (ma guarda caso non fedeli ai Borbone). Il garibaldo fu informato dei fatti e preoccupato inviò immantinente il suo uomo migliore, bixio, al comando di un battaglione di garibaldini.

Il noto ufficliale garibaldino arrivato a Bronte fece arrestare tutti quelli che vennero ritenuti colpevoli e messo su un tribunale finto per dare un tocco d'ufficialità, in meno di 4 ore processò 150 persone e ne condannò alla pena di morte 5. Fino a qui è quanto normalmente ci è dato da sapere dai nostri mendaci libri di testo, ma dovrebbe saltare all'occhio la stranezza dei fatti. Perchè il grande patriota fa sparare sulla gente che lui stesso dice di amare e di voler rendere libera? Perchè tanta solerzia a reprimere una piccola rivolta locale? Perchè mandare il "grande bixio" a sporcarsi le mani? Perchè proprio a Bronte e non in uno degli altri comuni? La risposta è facile ma bisogna fare un piccolo passo indietro. Nel 1799 il tristemente famoso ammiraglio inglese horatio nelson, represse con le armi i rivoltosi della Repubblica Partenopea, sorta a Napoli sulla scia dei movimenti insurrezionali nati con la rivoluzione francese e napoleone. In cambio ricevette un feudo da parte di Ferdinando di Borbone, la ducea di nelson, ovvero un feudo sito tra Bronte e Maniace in sicilia. L'abbazia di Santa Maria di Maniace, fondata nel XII secolo da Margherita di Navarra, divenne il castello nelson. I rivoltosi di Bronte si erano ribellati al dominio dispotico della famiglia nelson e dei loro affiliati e non alla nobiltà Borbonica, ed è per questo che garibardo corse in aiuto della duchessa di nelson, mandando il suo fido cane da presa. Gli inglesi minacciavano di non aiutare e sovvenzionare più garibardo nella sua impresa mercenaria se questi non avesse garantito il controllo inglese della sicilia e il generalone obbedi.
continua..............

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